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COLLARE VS PETTORINA?

  • Autore: Luca Grieco
  • 12 ott, 2019

Perché del guinzaglio non se ne parla mai?


 

Effettivamente se cercate su internet: “come usare il guinzaglio” non appare assolutamente qualcosa d'interessante! Sicuramente appaiono discussioni nei forum del settore su collare e pettorina, quanto sia meglio uno rispetto all’altra e viceversa, di tutte le tipologie e colori esistenti. Non sto dicendo che non siano essenziali per il cane ma la comunicazione prima di questi strumenti passa dal guinzaglio (che non se lo fila nessuno poveretto), quando in realtà rappresenta un po’ le redini usate per il cavallo (ora la mia amica che fa equitazione si inc…arrabbia).

Io credo che il paragone possa reggere, in entrambi casi servono a COMUNICARE con l’animale ma…funzionano se usati bene, il guinzaglio migliore è quello tra 140cm ai 200cm (150cm consentiti per legge), e che si possa regolare su diverse lunghezze in modo da usarlo per i vari tipi di comunicazione possibile con il cane e più situazioni.

I guinzagli estensibili sono i peggiori perché sono pericolosi su più fronti e non riescono a connettersi all’animale che sentirà una costante, leggerissima, fastidiosa trazione che da animale sensibile qual è non è positiva, inoltre essendo lontano da noi il più delle volte con quest’ultimo non sarà possibile “parlare” al cane e far capire le nostre intenzioni e guidare (quello che il proprietario dovrebbe fare in quanto leader del cane, ma questa è quasi un’altra storia), inoltre hanno una maniglia dove si fa fatica a mettere le dita e avere una presa buona e sicura.

Ma come si usa il guinzaglio?

Si usa corto e rilassato se il cane è abituato a stare al passo (e prima o poi lo deve essere), in questa posizione teniamo al sicuro il cane e lo possiamo gestire facendo trazione con il guinzaglio per una frazione di secondo per avere focalizzata l’attenzione su di noi e sulla passeggiata e non sull’aggredire altri cani, inseguire bambini, ciclisti, podisti ecc…

Lo si va ad allungare quando vogliamo lasciare libertà nel fare i bisogni e nell’usare l’olfatto e distrarsi un attimo con quello che chiamo il facebook canino (e si eh basta un’annusatina e il cane sa vita, morte e miracoli di un altro cane).

Lo si tiene lungo anche per insegnare a camminare correttamente, la lunghezza aiuta ad avere più trazione anche su cani particolarmente grandi e facilitare la gestione iniziale.

Il fatto di tenerlo sempre teso è deleterio (deve stare quasi sempre completamente rilassato!) per il fatto che si trasmette tensione, non si lascia libertà nel comunicare al cane ad esempio con altri cani al guinzaglio e non fa bene fisicamente al cane sia se ha il collare e sia se ha la pettorina, è come se voi doveste camminare sempre con qualcuno che vi trascina indietro, faticoso e direi che alla colonna vertebrale, postura ecc…alla lunga non farebbe molto bene e sarebbe in ogni caso una situazione stressante che il 90% dei cani subisce per tutta la vita; per il resto sbizzarritevi su colori, disegni e materiali ognuno si trova bene con un guinzaglio, la scelta è soggettiva, evitate solo guinzagli pesanti meglio leggeri, resistenti e morbidi. Buona passeggiata!

 

Autore: Luca Grieco 10 dic, 2019

I l dilemma di tutti, lasciare libero il cane ma quando è il momento di rimettere il guinzaglio diventa quasi impossibile recuperare il nostro amico! Non ascolta, inizia a giocare, si fa i fatti suoi e continua ad esplorare di tutto e di più.

Iniziamo col dire che i cani per legge e per sicurezza vanno lasciati liberi solo in aree recintate e consentite, ricordate che avete la responsabilità civile e penale del vostro cane in ogni situazione.

Detto ciò per quanto riguarda il richiamo dobbiamo tenere in considerazione la razza, circa 400 razze quasi tutte create per un determinato scopo e quindi è normale che alcune siano più predisposte a stare vicino al proprietario, ovvero quelle che per millenni hanno avuto una stretta collaborazione con lo stesso. Altre  invece sono indipendenti o estremamente indipendenti, il che complica parecchio le cose, questo non vuol dire che sia impossibile il richiamo per queste razze ma semplicemente, se per un cane da pastore su 10 richiami torna a 9 per un cane primitivo o un segugio la probabilità si abbassa a meno della metà.

La seconda cosa molto importante è la relazione che il proprietario ha col cane, il cane per tornare deve preferire voi a qualsiasi altra cosa e se non esiste una relazione corretta non può esistere il richiamo; per relazione corretta intendo che ci deve essere fiducia e rispetto dell’uomo nei confronti del cane e viene da sé la fiducia e il rispetto del cane verso l’uomo.

Altra cosa fondamentale è la motivazione, per preferire voi a qualsiasi altra cosa è questa che ci deve essere! Cosa ottiene in cambio il cane se torna da voi? Se ci pensate quello che ottiene è essere legato e molto spesso essere portato via magari dall’area cani mentre si divertiva con i suoi amici, oppure presi dalla vostra impazienza quando finalmente lo “catturate” lo sgridate facendogli perdere sia la motivazione che la fiducia che abbiamo visto nel punto precedente quanto sia basilare.

C’è da considerare anche l’impazienza dei proprietari, si pretende che sia facile tutto nell’educare il cane ma tutto prevede sempre pazienza, esercizio e gradualità, non mi risulta che noi abbiamo imparato a leggere in una giornata o un uccello a volare in 5 minuti, ci vuole tempo per tutto in natura.                              

L’ultima cosa più importante è come per tutto ciò che riguarda addestramento/educazione… INSEGNARGLIELO il richiamo, altrimenti il cane come fa a sapere cosa volete da lui?  

 

 

Autore: Luca Grieco 22 nov, 2019


 

Ecco il problema più comune che mi trovo a fronteggiare quotidianamente: cani che tirano al guinzaglio, volpini, Amstaff , Bovari del bernese ecc...

La prima cosa che viene da pensare è: “va be ma se tira un cagnolino chi se ne frega se tira quello grosso è un problema”, ma ne siete proprio sicuri?! Se poteste chiederlo ai vostri piccoli cani vi direbbero: “provateci voi ad avere una continua trazione sul guinzaglio e di conseguenza sul mio corpicino”!

Tutti i cani devono essere educati all’uso del guinzaglio che ovviamente non è incorporato alla nascita, il cane non nasce che sa cosa deve fare bisogna insegnarglielo e questo vale per tutto ciò che riguarda addestramento/educazione; come noi abbiamo dovuto imparare le tabelline o ad andare in bicicletta il cane deve essere istruito sul da farsi.

Ma invece di rispondere alla domanda del titolo di questo articolo a cui abbiamo già risposto semplicemente dicendo che è perché nessuno glielo ha insegnato, poniamoci la domanda al contrario, perché il cane non deve tirare?

·       Per non stressare l’animale inutilmente e anche noi stessi dall’altra parte del guinzaglio

·       Perché è pericoloso andare in giro con un cane fuori controllo davanti a noi in una società urbana piena di rischi come altri cani, persone, bambini, traffico, centri commerciali ecc…

·       Perché il cane non ci riconosce come suoi leader ma pensa che è lui a gestire tutte le situazioni

·       Perché la passeggiata deve essere un momento di serenità da condividere col cane e per creare e consolidare una relazione fatta di rispetto e fiducia

·       Perché il cane deve rimanere calmo, se è già agitato a partire dal guinzaglio come può esserlo in altre situazioni?! L’eccitazione in un cane può molto spesso diventare un’arma perché sfocia in aggressività la maggior parte delle volte      

·       Perché gli fa fisicamente del male sia con collare che pettorina i problemi alla lunga vengono fuori, tracheiti o difficoltà di deambulazione specialmente se il cane è in crescita possono facilmente subentrare

·       Perché se il guinzaglio è sempre teso non si può usare per quello che è nato ovvero…comunicare!

Bene ma come si fa a non farglielo fare ora che vi siete convinti che è una cosa importante la conduzione al guinzaglio? La cosa migliore è affidarsi a un professionista, ci sono molte tecniche per insegnarglielo, utilizzando lo stesso guinzaglio o insegnando il comando piede, è inoltre fondamentale che sia della giusta misura (per legge massimo 150 cm), si usa più lungo nella fase di insegnamento; bisogna capire poi se è meglio usare pettorina o collare e quale tipologia e non tutti i cani sono uguali, non esiste lo strumento universale che risolve il problema a prescindere.

Una cosa di cui non si tiene conto ma è molto importante è anche l’atteggiamento della persona dietro al guinzaglio, spalle dritte, petto in fuori e testa alta e per il cane diventiamo una persona da seguire e rispettare, è utile infatti anche impedire di annusare e sporcare a suo piacimento, siamo noi a dover autorizzare il cane e deve diventare un premio per essersi comportato bene al guinzaglio non un diritto supremo quello di distarsi mentre è condotto. Tecnica e intenzione ed il cane vi camminerà accanto, buona passeggiata!

Autore: Luca Grieco 25 set, 2019

Perché i cani hanno problemi comportamentali?!

La causa per la quale questo avviene per la maggior parte delle volte è l’antropomorfizzazione, questa brutta parola difficile da pronunciare, non è altro che il trattare il cane come un essere umano/bambino peloso. Il cane è un ANIMAle con appunto una sua anima e il non rispettare questo significa odiarlo non amarlo.

Vengo da storie di campagna del Sud Italia dove non esistevano tutti i problemi del cane moderno e questo come mai? La risposta è che il cane viveva da cane, magari un po’ “da cani”(il veterinario non lo vedeva in tutta la sua vita e non si sapeva nemmeno se avesse problemi fisici, quanti anni avesse e mangiava quello che capitava) ma la sua essenza veniva rispettata, aveva regole, possibilità di lavorare e di far quello per cui era stato selezionato cosa che oggi praticamente non esiste, ora io non dico che si debba tornare così indietro ma il trovare un equilibrio tra l’amore che dimostriamo e le cure che dedichiamo ai nostri amici a quattro zampe e il rispetto del cane in quanto animale preverrebbe almeno il 90 % dei problemi che ci sono nell’era moderna.

Poi ci sono le cause genetiche, cani presi dai quelli che io chiamo canifici (allevatori che non sono degni di questo nome e malavitosi che lucrano sul mercato del cane di razza), pieni di problemi fisici e di comportamento, ma qui è sempre un problema nostro e di una scarsa cultura cinofila, il cane o si prende di razza da allevatori seri o un meticcio da rifugi affidabili, non ci sono alternative valide.

A proposito di razza…i problemi vengono anche fuori dalla scelta sbagliata, se siamo persone che non hanno polso, sempre sul divano a guardare serie tv e film e non ci piace camminare che cane prenderemo? Un Akita inu certo l’abbiamo visto nel film e va di moda (sono ironico), persona + cane incompatibile = disastro assicurato e problemi. Scegliere in base al cane che vi “serve” e non al cane che vi piace è la cosa più importante.

E delle cause relazionali non ne vogliamo parlare?! Al cane viene garantito cibo, affetto, giochi, “vestiti” poi qualche uscita per i bisognini e di nuovo a casa con la libertà di fare quello che vuole, bravi, bene…SBAGLIATO! Se come abbiamo detto è un animale (mi dispiace qualcuno doveva pur dirvelo) la formula magica è praticamente al contrario per non avere problemi ed è: REGOLE, ESERCIZIO FISICO/MENTALE E AFFETTO, diciamo che le prime due possono essere interscambiabili in base al cane, ci sono esemplari che hanno più bisogno di muoversi e altri che hanno più bisogno di regole ma entrambe le cose sono principali nella relazione, e la cosa fondamentale è…avere una relazione, senza di questa non si va da nessuna parte e il cane prenderà le redini (anzi il guinzaglio) della famiglia e questo non è mai positivo. Ricordatevi al cane manca solo la parola ma menomale io non vorrei mai fosse come noi! Amateli come figli ma trattateli come i bellissimi animali che sono.

Autore: Luca Grieco 23 set, 2019
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